COSA VEDERE A CIVITAVECCHIA

Le 7 tappe del percorso

“LUPO DI MARE”

Che siate turisti o residenti, almeno una volta nella vita vi sarete chiesti cosa vedere a Civitavecchia.

La città vanta una storia millenaria e testimonianze storiche interessanti ma poco conosciute; perciò abbiamo deciso di elencarvi una serie di posti che potete visitare. Questo itinerario turistico è stato creato su misura per tutti coloro che amano il mare e le sue storie, affinché possano esplorare la città senza allontanarsi dalla riva.

 

  1. Il Pirgo.

Chiunque, a Civitavecchia, conosce il Pirgo: lo stabilimento balneare più importante del litorale laziale tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Nato dalla fusione di due stabilimenti preesistenti, all’epoca era costruito in legno con molte piazzole e vari pontili, tra cui quello della passeggiata esterna per attraversare il mare e respirare l’aria ricca di iodio. Nel 1902 venne danneggiato da un violento temporale e ricostruito in una struttura più moderna.

 

  1. La Marina.

Anche questo è un vero must tra le cose da vedere a Civitavecchia: si tratta del lungomare che va dal Pirgo al Forte Michelangelo e che permette di osservare un fantastico tramonto sul mare. Negli anni è diventata un punto di ritrovo per i giovani e per la movida civitavecchiese estiva, ospitando concerti, giostre, bancarelle, giochi per bambini, street food e locali all’aperto.

 

  1. Il Forte Michelangelo e il suo mistero.

A dir la verità, questo non è il suo vero nome. E non è stato costruito da Michelangelo. Viene chiamato così ma in realtà si chiama “Fortezza Giulia”, in onore di papa Giulio II che ne commissionò la costruzione nel 1508… al Bramante! Michelangelo ha costruito soltanto la grande torre ottagonale. Pochi sanno che il Forte Michelangelo è circondato da un’aura di mistero: sulla facciata, infatti, è possibile trovare strani simboli che ricordano elementi chimici, formule alchemiche, simboli astronomici e massonici. Tutt’oggi non si sa né quando né chi li abbia incisi.

 

  1. Il Muraglione anti-pirati.

Costruito nel 1630 per dividere il porto dalla città, negli anni il muraglione di Urbano VIII (è così che si chiama), fu dotato di un sistema di sbarramenti con reti, travi di legno e catene per proteggere Civitavecchia dalle incursioni nemiche. Al centro si trova un fontanone in marmo: la Fontana del Vanvitelli, ornata da una grande testa di un fauno barbuto dalla cui bocca zampilla l’acqua.

 

  1. La Rocca medioevale.

Di origine medioevale e costruita su resti romani, il suo possesso significava avere il dominio sulla città e sul porto. Per questo motivo è stata al centro di numerosi scontri tra la Chiesa e l’Impero Romano finché nel 1929 è diventata Palazzo Comunale. Nel 1943-44 è stata quasi completamente distrutta dai bombardamenti ed oggi ospita numerose mostre e avvenimenti culturali.

 

  1. La Darsena Romana.

Ricavata da un laghetto costiero opportunamente scavato, il piccolo porticciolo rettangolare serviva come sosta per il rifornimento delle navi dell’Impero Romano. Oggi è il centro dei pescherecci ed è sicuramente pittoresco vedere, di mattina, i pescatori intenti a riparare le reti da pesca e a preparare le paranze per l’uscita quotidiana; mentre nel pomeriggio una piccola folla si raduna per acquistare a basso prezzo il pesce appena pescato. Poco più avanti è stata fedelmente ricostruita, a grandezza naturale, una sezione di una liburna: una nave da guerra romana.

 

  1. La torre del Lazzaretto.

Costruita allo scopo di difendere la città insieme alla sua gemella situata nel molo “del bicchiere”, la torre venne poi trasformata in un piccolo forte dai papi e prese il nome di Fortino di San Pietro. Nei secoli ha subìto una serie di restauri e modifiche come la costruzione di un edificio adiacente nel quale, in misura preventiva, venivano trattenuti in quarantena gli equipaggi delle navi. Il molo del Lazzaretto viene ormai chiamato così per il fatto che, dal 1656 al 1800, il fortino venne trasformato in un centro di cura per i contagiati a causa della diffusione di un’epidemia di peste.

 

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